VENETIA NIGRA: Recensione ThrillerNord

Così scrive ThrillerNord di Venetia nigra, recensione a cura di Marianna Di Felice…

Carnevale è sempre stata una festa ambigua. Giorno felice per i bimbi che si travestono da eroi e principesse che sognano. Giorno di bagordi per i tanti che vogliono festeggiare nascondendosi dietro una maschera. Ma la maschera può anche celare un assassino. Nella Venezia del ‘700 il giorno di Carnevale era utile agli aristocratici per conoscere vari malcontenti, mentre ai lavoratori o ai servi serviva per sentirsi come i loro signori. A una Baùta che si aggirava di notte tra le calli di Venezia serviva per mietere vittime, sempre prostitute e in zone diverse.

In questa Venezia libertina viveva e si divertiva Nicolò Testier Gritti, figlio del nobile Guido Giulio Testier Gritti che morì nella battaglia contro gli ottomani. Nicolò giocava e vinceva e al suo fianco c’era sempre il fidato amico Giorgio Aliprandi, Capitan Grande e capo del Satelizio, che era una Polizia della Repubblica agli ordini del Consiglio dei Dieci e dei tre Inquisitori di Stato. Nicolò si divertiva con molte donne e la scampava sempre dai mariti… oppure no? Dopo averne combinata una delle sue, anche se per la prima volta nella sua vita era innamorato davvero della donna che aveva portato via a un anconetano, iniziò per Nicolò un periodo funesto. C’erano intrighi più grandi di lui dietro alcune azioni volte a ribaltare il potere veneziano.

La furbizia di Nicolò, l’aiuto dell’amico Giorgio, di suo fratello Jacopo e di Zanetta (sposa di Gaetano Casanova), sua fiamma e amica, riusciranno a sconfiggere la perfidia e l’avidità di alcuni loschi figuri? E la Baùta che mieteva vittime tra le prostitute nel fiore degli anni sarà catturata? Dovete leggere il libro per scoprirlo! Tra peripezie e colpi di scena, tra prostitute e avventurieri, tra amori e intrighi si svela una Venezia con i suoi vizi e le sue cospirazioni.

Non posso dire più nulla altrimenti lo racconto tutto per quanto è fluida la trama. L’autore inserisce notevoli descrizioni che potrebbero risultare pesanti a quei lettori che preferiscono leggere in fretta o che si accontentano di descrizioni sintetiche per arrivare prima alla fine, a me invece son piaciute perché in questo modo potevo addentrarmi nella storia e comprendere bene i comportamenti dei personaggi, la vita e le azioni. La lettura è decisamente scorrevole e diventa frenetica quando ci si avvicina alla fine, grazie all’evolversi della trama che rende il lettore trepidante di scoprire l’intreccio funesto che investe il protagonista del romanzo.

 

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