Daniela Domenici su SIN

Daniela Domenici, 13 Giugno 2012

Un titolo brevissimo, una sola parola di tre lettere per un libro di 654 pagine, una scelta quasi ossimorica, un contrasto tra l’estrema brevità di SIN, la cui pronuncia inglese colpisce come un proiettile, e la corposità del volume che può intimorire a un primo impatto, anche per i colori scelti per la copertina, il rosso del titolo sul grigio scuro dell’immagine, ma che si rivela invece una lettura affascinante e attraente a tal punto che ti dimentichi quante sono le pagine e t’immergi in questa storia, che l’autore Alessandro Vizzino ha immaginato, per riemergerne solo alla fine.    Continua…

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