SIN: Recensione di Cristina Giambi

Sai fare la lista dei buoni e dei cattivi? Ogni animo gentile riserva un posto speciale a un’innata dose di egoismo che placidamente ne osserva l’operato; e anche una mente perfida e feroce è capace di amare. Il limite è valicabile e fortemente condizionato dal tutto più grande di cui sei parte e a cui non puoi sottrarti.

SIN ti ci proietta con violenza: un ritmo troppo veloce, imposto da denaro e potere, che non sempre ti dà il tempo di decidere. Chiediti in ogni momento chi e dove sei. Perché la vita ti può sfuggire di mano, al punto tale da fagocitarti voracemente. Non credere di essere immune, non peccare di superbia.

I peccati di SIN lasciano sgomenti. Dieci anime, cinque uomini e cinque donne, imprigionate in un luogo senza nome, sono costrette a fare i conti con il proprio passato. Un peccato invade anima e corpo; temporaneamente puoi metterlo in un angolo, lasciando credere a te stesso che era inevitabile. Ma se un giudice cinico te ne rammenta i dettagli, scandendo impietosamente il tempo, allora non hai scampo.

Chi è il carnefice? Un maniaco? Un boia paranoico? Un’entità soprannaturale? E soprattutto… perché? La sola follia di una mente perversa ha forgiato un inferno? Nella storia è già successo, più di una volta. La pazzia di un uomo o l’atroce conseguenza di un contesto difficilmente intuibile se non lo si è vissuto in prima persona?

SIN è estremo, SIN è forte, SIN trasuda energia. Una miscela gelatinosa di vitalità, astuzia, emozione, suspense e originalità non ne permette l’immediata categorizzazione.

SIN ti invita a pensare, se vuoi farlo. Puoi scegliere di leggerlo per il sano piacere di divorarne le pagine senza respiro, godendo dell’eccitante sensazione di non sapere e di voler scoprire la verità. Impossibile, fino al finale agghiacciante che supera l’immaginazione umana. Oppure puoi accettare la provocazione e avere il coraggio di fermarti a riflettere sul mondo e sui suoi ingranaggi sincroni e serrati.

Con un passo incalzante e considerazioni mai banali, Alessandro Vizzino ti propone un viaggio duro e accattivante, lasciandoti esplorare la complessità dei sentimenti umani, fornendoti con la giusta parsimonia e un tempismo perfetto gli strumenti necessari per capire cosa sta succedendo e cosa potrebbe succedere.

A questo punto puoi decidere se accettare l’invito oppure no. Ma nella tua vita, sei sicuro di essere sempre tu a decidere?

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