LUPO GRIGIO: recensione SoloLibri.net

L’OMBRA DEL LUPO GRIGIO, LE TANTE FACCE DI HITLER NELLO SPECCHIO DI VALENTINO MASTRO
Recensione di Ornella Donna

Un giallo inusuale, molto fantasioso e di grande caratura letteraria.

La vicenda inizia con la possibile riapertura di quello che è a tutti gli effetti un cold-case. Si fa riferimento infatti all’uccisione di un gioielliere nella periferia di Roma proprio il 2 agosto 1980, quando la tragedia della bomba a Bologna, riempiva le pagine dei quotidiani:

Mio padre è stato ammazzato qui a Roma, in periferia, la mattina del 2 agosto, appunto. Tre colpi. La Polizia ha investigato senza arrivare a niente. Hanno archiviato la faccenda come un regolamento fra fazioni criminali, ma mio padre non era uno che se la faceva con la malavita.

A voler riaprire il caso a tutti i costi, seppur dopo così tanto tempo, è il figlio del gioielliere morto, Francesco, che sentendosi ancora in debito con il padre, vuole vederci chiaro. Commissiona il tutto ad un investigatore privato un po’ sui generis, tal Valentino Mastro. Un individuo con una grave colpa da cancellare, ex poliziotto, non proprio di facili maniere.

Il nostro uomo non è più un poliziotto. (…) Devo capire chi è realmente Valentino Mastro. Qualcosa in rete ho rintracciato. E’ stato accusato di traffico di stupefacenti quand’era commissario a Rimini, ma questo lo sapevamo già. C’è altro, però, che non quadra. ‘Sto vecio la sa lunga. E non sembra uno che si muova soltanto per quattro soldi in tasca, sa fare bene il suo lavoro.

Per aiutarlo a svolgere meglio il suo lavoro di ricerca, Valentino riceve uno strano baule.

Strano baule con una serie di oggetti della Seconda Guerra Mondiale,vecchie fotografie, una uniforme nazista e un diario sbiadito che potrebbe far riscrivere la storia del Secondo conflitto mondiale.

Sempre più buio. Inoltre Valentino si scontra immediatamente con un’altra investigazione, condotta da certa Rachele Furlan, investigatrice rodigina, interessata allo stesso delitto. Come mai un vecchio caso interessa a così tante persone? Cosa nasconde in realtà? Si crea un pericoloso gioco degli specchi, dove nulla è come appare.

Frutto di una deviazione collettiva per le cui dinamiche gli atti e le certezze ideologiche dell’uno avrebbero corroborato quelli dell’altro, in una sorta di movimento distorto, di gioco degli specchi, per il quale ciò che è criminale appare di colpo giusto e viceversa. Oppure al contrario è più verosimile ritenere che i principi di un singolo si siano tramutati in legge divina per un popolo intero?

Un libro che gioca con un periodo oscuro della storia italiana e non solo. Capovolge direttamente gli episodi tragici del passato per proporre una verità fantasiosa, ma fino a che punto? Difficile stabilirne i confini, troppo labili. La doppia, non facile, investigazione otterrà i risultati sperati?

Nel complesso una lettura di genere che si rivela essere avvincente per contenuto e complessità della trama. Il romanzo, scritto con una scrittura fluida, cattura l’attenzione del lettore per estro e fantasia, e lo tiene incollato per tutto lo svolgimento del narrato. Una lettura per amanti dei gialli, diversa nel vasto panorama del genere. Personaggi abilmente tratteggiati, con una storia di vita alle spalle che incuriosisce e intriga. Un’ottima prova di scrittura per quattro mani che attraggono con forza il lettore curioso e appassionato.

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